venerdì 23 novembre 2012

Recensione: Città di Carta

Ecco qui la mia seconda recensione; anche stavolta il libro è stato letto in inglese, ma sono comunque riuscita ad apprezzarlo quasi appieno e la lingua non ha minimamente sminuito il mio giudizio. Certo, forse meriterebbe una rilettura in italiano perché ci sono dei pensieri davvero molto profondi che a volte si ha bisogno della propria mothertongue per apprezzarli. Ma di questo ve ne parlo un pò più avanti!


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Titolo: Città di Carta
Titolo originale: Paper Towns
Autore: John Green
Pagine: 392
Editore: Rizzoli
Prezzo: 16,50 €
Rating: 

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Trama
E se la ragazza dei tuoi sogni piomba in camera tua nel cuore della notte?
La segui, ovvio.
E quando scappa, la rincorri.
Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l’ultima.

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Recensione

L'inizio di questo romanzo è davvero una premessa importante. Tranquilli, non vi sto spoilerando! E' un pensiero abbastanza intuitivo, poiché ci vengono presentati i personaggi principali intorno ai quali ruota tutta la storia. Quentin, chiamato semplicemente Q, è il vero protagonista di questo romanzo: nel prologo è un bambino un pò timido, restio a buttarsi in avventure troppo estreme, ma fedele compagno di giochi della sua grande amica e vicina di casa Margo Roth Spiegelman, per il quale ha una segreta cotta da… beh qualcosa come da sempre. Qualsiasi cosa faccia l'avventurosa ed estroversa Margo, Q è dietro di lei. Penso sia proprio significativo dire che è sempre dietro di lei, poi capirete meglio perché soprattutto se leggerete il romanzo.

 Dunque, stavo dicendo: da bambini i due protagonisti si imbattono mentre giocano nel parco nel cadavere di un suicida. Mentre Q è determinatissimo a voler scappare, Margo è invece attratta da questa faccenda. Questo episodio avrà forti ripercussioni su di lei. Perché non su Q? Beh, diciamo che la salute mentale di Q è ben "curata" dai suoi due genitori, entrambe psicologi.

Ma le strade dei due ragazzi sono destinate a separarsi proprio dopo quell'incidente. Passano gli anni, le medie, le superiori e l'amicizia sembra ormai perduta. Ci ritroviamo catapultati all'ultimo mese del senior year - l'ultimo anno di superiori. Troviamo un comunissimo Quentin con i suoi simpatici amici Ben e Radar: si potrebbe quasi dire che la sua routine giornaliera è la cosa a cui tiene di più. Intanto non ha smesso di coltivare il suo amore per Margo che adesso, però, è diventata la ragazza più popolare della scuola... e non solo per il suo bel aspetto. Con il tempo il suo animo avventuriero non ha fatto altro che infervorarsi e la ragazza può vantare diverse fughe da Orlando, città in cui è ambientata gran parte del romanzo: senza dire niente, prende, parte, lascia dietro di se solo pochi inutili indizi e poi torna, raccontando le sue esperienze che presto diventano come leggende. Tutto sembra nella norma, ma presto la vita di Q sarà travolta ancora una volta dall'esuberanza di Margo. Una sera - anzi, una notte - Margo bussa alla sua finestra e lo trascina in un'avventura per poi scomparire il giorno dopo, schiacciando ancora una volta le speranze del ragazzo.

Ma perché Margo si rivolge proprio al timido ragazzo della porta accanto prima di scomparire per l'ennesima volta? La scappatella della ragazza questa volta a Q non va giù, sa che è diversa. La conferma la trova negli indizi che Margo sembra lasciare proprio a lui. Inizierà quindi per Quentin una nuova avventura per cercare di capire cosa ha spinto la Margo che tutti conoscono a lasciare un mondo di cui lei tiene le redini, e scoprirà che la vita che pensava essere perfetta in realtà tanto perfetta non è, ma è fragile e sottile proprio come un foglio di carta.

Ho trovato questo romanzo davvero illuminante sotto certi aspetti. Uno degli indizi che Quentin trova è una poesia di Walt Whitman [vi ricorda qualcosa "L'Attimo Fuggente"?] che si chiama "Song of Myself". John Green fa di questa l'ossatura nascosta del libro: sono riportati diversi passi e tutti sono molto significativi per la vita di Margo… e anche di Q. Il punto è che questo ragazzo pensa di conoscere Margo, ma - per usare una metafora che ho trovato meravigliosa - ne conosce solo il riflesso. Non ha mai guardato attraverso il vetro e, quando se ne rende conto, capisce che la popolare ragazza di cui è innamorato è in realtà molto infelice a causa della sua situazione. E' stanca delle "città di carta popolate dalle persone di carta", dove l'unica cosa che sembra regnare è l'ipocrisia.

Mentre leggevo queste pagine ero davvero travolta dalla storia. Volevo sapere dov'era Margo, se era viva o morta, perché era davvero scappata. Divoravo pagina dopo pagina alla ricerca di una spiegazione per tutto, ma in realtà avrei dovuto prendermela con calma e riflettere mano a mano sugli input che Green mi dava. Certo, mi sono rimasti tantissimi spunti su cui anche io potrò ragionare e farmi un'idea mia, ma diciamo che condivido molto in pensiero di Q: bisogna vivere la prima vita cercando di godersi appieno ogni oggi, ma non si può totalmente eclissare l'idea del domani ed evitare di fare progetti.

... in breve ...
Cosa mi è piaciuto: l'estrema comicità degli interventi di Ben, in assoluto il mio personaggio preferito.
Cosa non mi è piaciuto: diciamo che molte delle esplorazioni che Q compie mi sembrano troppo lunghe, poiché relativamente importanti. Ma si sopravvive :D

Frasi Preferite
“E’ una città di carta. Guardala, Q:guarda tutti quei viottoli, quelle strade che girano su se stesse, quelle case che sono state costruite per cadere a pezzi. Tutte quelle persone di carta che vivono nelle loro case di carta, che si bruciano il futuro pur di scaldarsi. Tutti quei ragazzini di carta che bevono birra che qualche cretino ha comprato loro in qualche discount di carta. Tutti rimbambiti dalla frenesia di possedere cose. Cose sottili e fragili come carta. E tutti altrettanto sottili e fragili.”

"Forse è più come hai detto prima, che dentro di noi si sono aperte delle crepe. Ognuno all’inizio è una nave inaffondabile. Poi ci succedono alcune cose: persone che ci lasciano, che non ci amano, che non capiscono o che noi non capiamo, e ci perdiamo, sbagliamo, ci facciamo male, gli uni con gli altri. E lo scafo comincia a creparsi. E quando si rompe non c’è niente da fare, la fine è inevitabile. Però c’è un sacco di tempo tra quando le crepe cominciano a formarsi e quando andiamo a pezzi. Ed è solo in quel momento che possiamo vederci, perchè vediamo fuori di noi dalle nostre fessure e dentro gli altri attraverso le loro."


8 commenti:

  1. Risposte
    1. Oh che velocità :D Ho scoperto davvero un autore fantastico, ringrazio Amazon.com che continuava a dirmi
      "Acquista anche..." e poi mille titoli di John Green ahahah

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  2. Wow, nuova recensione splendida.
    Con questi tuoi pensieri mi hai incantato e figuriamoci cosa potrebbe fare il libro.
    Ripeto con sempre più fervore che desidero avere tutti i libri di Green, ora e in futuro, per sempre *_*

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    1. GRAZIE mille Ale :)
      sono molto contenta che ti sia piaciuta, ero un pò insicura e paurosa di strafare >.<
      Comunque Green è meraviglioso, davvero! Ci sono stati pezzi che volevo morire dal ridere!!

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  3. Ooooh che bella recensione Giuls!!!
    Mi piace la copertina del libro (sia quella italiana che -e soprattutto- quella straniera. Mi piace il titolo e mi piace tutto!

    Mi piace la tua idea di mettere, a fine recensione, i pro e i contro salienti e anche le quotes (che anch eio metto, ma solo nei libri che mi sono piaciuti di più, vedi Ragazzo Da Parete dove ho trascritto anche la playlist del cd che Charlie fa a Patrick! xD -playlist che ho anche in macchina lol-)
    In conclusione, mi piace come recensisci e come imposti il tutto, mi piace il libro, spero di leggerlo presto. Intanto si mette in wishlist!

    Un bacio Giuls ♥

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    1. Ma che dolce che sei!
      Ci ho pensato bene a come impostarlo perchè ho sempre tanto da dire e da convididere :D
      La copertina del libro soddisfa -stranamente- anche me.
      Ho sbirciato di fretta la tua recensione di ragazzo da parete e infatti mi ricordo che alla fine c'era anche la playlist! trovata GENIALE :D
      E il libro lo consiglio vivamente ;)

      Un bacino Sonia ♥

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  4. Lo voglio pure io y____y uff!
    Ultimamente ho una voglia matta di leggere di tutto e di più! Negli ultimi giorni mi è venuta °-° infatti ho tipo 3 se non 4 libri in mezzo XD mamma mia sono senza speranze! Lo leggerò di sicuro mi è piaciuta molto la recensione e le parole "di carta" spaccano *-*

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    1. DENYY supera anche theperks, perchè questo lo puoi fare più "tuo" :') oddio ti regalerò la copia ebook a Natale ahahah

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